La testata e il progetto
L'Avanti

Il progetto nasce e si realizza nel 2017 grazie al fondamentale apporto dell'Istituto Gaetano Salvemini di Torino, che ha condotto la prima parte dell'opera di digitalizzazione della testata consentendone la pubblicazione. A questo primo nucleo si sono aggiunte nel tempo ulteriori annate ed edizioni digitalizzate, grazie all'apporto di numerosi altri enti ed istituzioni: si vedano le pagine Copertura cronologica ed edizioni e Istituzioni partecipanti.
La versione online L'"Avanti!" - presente nel catalogo della Biblioteca del Senato in formato cartaceo a partire dal 1904 - rappresenta un importante tassello nel più generale programma - avviato anni or sono - di ampliamento delle risorse digitali anche attraverso la digitalizzazione di parti sempre crescenti del patrimonio della biblioteca al fine di favorirne la libera consultazione in rete.
Questa banca dati resta un progetto aperto che continuerà ad arricchirsi di nuovi contenuti provenienti dalla digitalizzazione di edizioni cartacee non ancora incluse, sia della Biblioteca del Senato che di altri istituzioni ed enti. Anche le segnalazioni da parte degli utenti finali sono indispensabili per la sua corretta manutenzione e implementazione.
Per contattare la biblioteca scrivere a: bibliotecaminerva@senato.it.

Cenni storici

L'"Avanti!" costituisce uno dei giornali più rilevanti della storia politica italiana. Pubblicato per la prima volta a Roma nel 1896 in seguito allo straordinario risultato elettorale ottenuto dal partito socialista nelle elezioni del 1895, il quotidiano diventerà da allora un punto di riferimento irrinunciabile all'interno del dibattito politico e culturale della penisola, raccogliendo nelle sue pagine gli articoli dei maggiori leader politici del socialismo italiano e degli esponenti dei circoli intellettuali del tempo. Le diverse edizioni pubblicate nel tempo danno conto anche delle scissioni e dei dibattiti interni al Partito socialista, anche attraverso la penna in primo luogo dei suoi direttori - da Leonida Bissolati a Claudio Treves, da Benito Mussolini a Pietro Nenni, da Riccardo Lombardi a Sandro Pertini.
Innumerevoli sono state le battaglie condotte dalle pagine del giornale: dal sostegno al nascente movimento operaio alla lotta per il parlamentarismo, dalla rivendicazione di una legislazione sociale al contrasto al fascismo, dalla scelta repubblicana alla rottura con il partito comunista. Un ruolo da protagonista che mantiene fino al 1993, anno in cui cessa le pubblicazioni. In anni recenti è stata pubblicata una nuova serie, di periodicità mensile, disponibile per la consultazione in questa stessa banca dati.
Per approfondire la storia di questo quotidiano, si può fare riferimento ai seguenti volumi: Gaetano Arfé, Storia dell'"Avanti!", a cura di Franca Assante (Napoli, Giannini 2002) e Ugo Intini, "Avanti!" Un giornale un'epoca (Roma, Ponte Sito, 2012).

Diritti d'autore

L'autorizzazione alla pubblicazione su Internet per tutti i fascicoli digitalizzati è stata conferita dal detentore dei diritti d'autore sulla testata, Stefano Carluccio, direttore editoriale e responsabile della rivista "Critica Sociale" grazie alla cui disponibilità la Biblioteca del Senato ha potuto procedere alla creazione di una banca dati i cui contenuti sono direttamente accessibili da Internet, consentendo agli studiosi e, in generale, a tutti gli utenti della rete di poter liberamente consultare le pagine dello storico quotidiano. Per il riutilizzo dei contenuti digitalizzati a scopo editoriale da parte di chi utilizza la banca dati, è bene rivolgersi al suddetto detentore dei diritti.